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mercoledì 1 giugno 2016

Riforma del regime di protezione di investimenti: prospettive ed esperienze dei Paesi in Via di Sviluppo

Il 18 maggio 2016 ha avuto luogo alla Biblioteca delle Nazioni Unite il lancio del libro “Investment Treaties” - Views and experiences from developing Countries - sulla Riforma del Regime di Protezione degli investimenti.
I relatori sono stati il Prof. Carlos Correa, Consulente speciale per il Commercio e la Proprietà intellettuale, South Centre, Hemr Xavier Carim, Ambasciatore del Sud Africa all’Organizzazione Internazionale del Commercio, Elisabeth Tuerk, Direttore della Sezione Internazionale degli Accordi sugli Investimenti, UNCTAD, Kinda Mohamadieh, Ricercatrice Associata, South Centre. L'evento è stato introdotto da Martin Khor, Direttore Esecutivo di South Centre.

Questo argomento è all'ordine del giorno perché il dibattito sulle implicazioni dei Trattati di investimento internazionali e il sistema di risoluzione delle controversie Investitore - Stato si sta intensificando e ampliando.

Gli autori hanno sottolineato che il problema del regime di protezione degli investimenti è multistrato e complesso ed è radicato in varie carenze :I. Lo squilibrio nelle disposizioni dei trattati di investimento (definizione di investimento e investitore, libero trasferimento dei capitali, diritto di stabilimento, la protezione da esproprio diretto e indiretto) che si concentrano sui diritti degli investitori e sulle responsabilità di abbandono degli investitori;II.Le disposizioni del Trattato, che permettono un' interpretazione estesa da parte di arbitri; III.La mancanza di trasparenza e di disponibilità d’informazione pubblica.


C'è un crescente consenso sul fatto che il regime di protezione degli investimenti deve essere riformato.

Sia paesi sviluppati che in via di sviluppo, hanno preso in considerazione varie riforme e potenziali alternative, anche attraverso la rinegoziazione o la risoluzione dei Trattati di investimenti. Questa situazione è stata innescata dagli Stati per la crescente esposizione ai crediti da parte degli investitori, che si rivolgono all’arbitrato per ovviare ad una vasta gamma di misure governative.

Ciò che è chiaro per gli ospiti illustri è di cogliere la stretta relazione tra gli investimenti diretti esteri, il contratto d’ investimento e lo sviluppo economico dei paesi.

Elisabeth Tuerk, in particolare, ha messo in evidenza che il quadro politico descritto dall'UNCTAD nel World Investment Report 2015  richiama il miglioramento degli investimenti attraverso la creazione dei " Tribunali Internazionali degli Investimenti ".


Nelle loro osservazioni conclusive i componenti del panel hanno risposto alla domanda "Che cosa si può fare meglio?" rispondendo che la prima cosa è quella di investire in modo responsabile e la seconda è quella di guardare ai Trattati attuali di India e Sud Africa come modelli.

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