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giovedì 19 novembre 2015

Il ruolo delle Organizzazioni Internazionali nel mantenere la pace e la sicurezza


Il 18 novembre 2015 abbiamo partecipato alla conferenza dal titolo “The Evolution of the Role of International Organizations in the Maintenance of Peace and Security on the 70th Anniversary of the United Nations” organizzata nella libreria delle Naioni Unite nell’ambito della Geneva Peace Week 2015.
I referenti erano Ivan Ingravallo, Professore Associato di Diritto Internazionale all’Università di Bari Aldo Moro, Robert Kolb, Professore di Diritto Pubblico Internazionale all’Università di Ginevra, Roberto Virzo, Professore Associato di Diritto Internazionale all’Università di Sannio e Gian Luca Burci Consulente legale, World Health Organization e Professore aggiunto di Diritto al Graduate Institute di Ginevra. La discussione è stata moderata da Niels Blokker, Professore di Diritto Internazionale dell’Università di Leiden, Olanda ed ex Consigliere legale delegato al Ministero degli Affari Esteri dell’Olanda.

Robert Kolb ha aperto la conferenza parlando dell’ evoluzione dalla Lega delle Nazioni alle Nazioni Unite. Il referente ha ribadito che nonostante l’obiettivo principale della Lega fosse quello di prevenire le guerre attraverso un sistema di sicurezza collettiva, l’efficienza di questo sistema era molto debole. Paragonate alla Lega delle Nazioni, le Nazioni Unite rappresentanto un’importante passo avanti grazie ad un sistema di sicurezza collettiva più forte ed una impostazione più istituzionale e multilaterale.
Ivan Ingravallo ha parlato della relazione tra le donne, la sicurezza e la pace. Negli ultimi anni c’ è stato un crescente numero di risoluzioni UN riguardanti questo tema, ma la loro implementazione procede molto lentamente. Ci sono pochi piani d’azione nazionali che promuovono la partecipazione e la leadership delle donne nei processi di pace e sicurezza e la presenza delle donne nelle operazioni di peace-building è tuttora molto bassa.
Gian Luca Burci si è concentrato sul rapporto tra la salute, la pace e la sicurezza. Il relatore ha descritto il circolo vizioso che partendo dalle malattie produce povertà, ineguaglianza e sfocia quindi nella violenza, sottolineando l’alto potenziale conflittuale della salute. Inoltre, Burci ha definito la salute un “imperativo umanitario” spiegando come l’Organizzazione Mondiale della Salute (WHO) ha sempre continuato il suo lavoro in paesi soffocati dalla violenza come l’Afghanistan o il Myanmar mentre altre organizzazione se n’erano andate da tempo.
Roberto Virzo ha presentato il libro “Evolutions in the Law of International Organizations” di cui è co-editore sottolineando che il termine “evoluzione” non significa necessariamente un progresso positivo ma piuttosto un adattamento ad una nuova situazione che richiede nuove strategie e soluzioni.
Rispondendo ad alcune domande del pubblico, Robert Kolb ha parlato della presenza di diversi poteri all’interno delle Nazioni Unite e del compito fondamentale dei “poteri più grandi” di portare avanti nuovi cambiamenti per creare società pacifiche. Un primo passo avanti, ha aggiunto Niels Blokker, potrebbe essere la proposta presentata dal governo francese dopo gli attacchi terroristici dello scorso venerdì, di abolire il diritto di veto all’interno del Consiglio di Sicurezza quando si discutono possibili interventi umanitari.
Come si può vedere, ha concluso il moderatore, le evoluzioni sono importanti e succedono, ma richiedono tempo, in particolare all’interno di sistemi politici così ampi e complessi come le Nazioni Unite.


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